Cronaca

Calciatore muore sul campo dopo un malore

SOLETO  (LE) –  Alessio era un ragazzo di 34 anni forte, in salute. Una salute senza dubbio monitorata, se non per la sua attività agonistica, sicuramente per la sua vita professionale: era un giovane maresciallo dell’Aeronautica Militare, in servizio nell’Aeroporto di Galatina.

Hanno assistito ad una scena scioccante in tanti, impotenti, sull’erba verde e sugli spalti.

Ore 14.30, Stadio comunale di Soleto: fischio d’inizio della partita Soleto-Corigliano, valida per il campionato di II categoria.  Alessio Miceli è in campo, gioca da attaccante per la squadra di casa, insieme al fratello.

Al 40° minuto del primo tempo si è consumata la tragedia: Alessio ha smesso di correre, si è avvicinato alla rete di recinzione. Qualche secondo e poi si è accasciato, ha tentato di rialzarsi, ma dopo poco il suo corpo non ha retto ed è caduto definitivamente sul manto erboso.

Sequenze drammatiche che hanno riportato alla mente il malore, fatale, di Pier Mario Morosini, calciatore del Livorno morto in campo l’anno scorso.

Immediatamente è stato chiamato il 118 e nel frattempo, dagli spalti è sceso qualcuno a praticare al calciatore il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca fino all’arrivo, tempestivo, dell’ambulanza. Ma Alessio non dava segni di vita. E la corsa fino all’ospedale di Galatina è stata vana.

Arresto cardiaco la causa della morte. Inspiegabilmente il suo cuore ha smesso di battere, nello Stadio che porta il nome di un parente di Alessio, ‘Carlo Miceli’, anche lui giocatore che  tanti anni fa, morì giovanissimo subito dopo una partita per meningite.

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