NOVOLI (LE) – La notte del fuoco si illumina a giorno con le faville della focara in onore di Sant’Antonio Abate. Scintille di fede e di devozione popolare si irradiano dal falò più maestoso di tutto il bacino del Mediterraneo e Novoli commemora il suo Santo Protettore nel solco di una atavica tradizione, che affonda le radici nel paganesimo.
Fiumi di persone si riscaldano intorno al fuoco della luce e della vita, che alimenta la fiamma della storia.
Una storia che si perde nei meandri di Sancta Maria De Novis, il cui ricordo è stato rievocato dalla scenografia del corteo storico degli sbandieratori di Oria alla testa dei rappresentanti dei 4 rioni abbarbicati all’ombra del maniero federiciano: Castello, Giudea, Lama e Sancto Basilio.
La fiamma è stata innescata da una freccia scagliata da un arciere e dalle torce dei rappresentanti delle Istituzioni per far ardere la fascine affastellate e sormontate dalle installazioni artistiche di Ugo Nespolo, ispirato dai numeri.
I numeri dell’arte e delle migliaia e migliaia di turisti e visitatori che si sono stretti intorno al fuoco sacro di Sant’Antonio, che, come per incanto, ravviva la fredda notte di Novoli.