BRINDISI – Una terza donna nella vita di Damiano De De Fazio, l’agricoltore bruciato vivo la sera di Santo Stefano a Mesagne, in Contrada ‘Epifani’. Un episodio criminoso e macabro, messo in scena da ignoti ancora senza nome e ancora senza movente.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Brindisi, coordinati dal Vice Questore Alberto Somma e coadiuvati dagli agenti del Commissariato di Mesagne non escludono alcuna ipotesi, anche se le modalità dell’omicidio – il rogo sarebbe partito dai testicoli – e la turbolenta vita sentimentale dell’agricoltore dai natali francavillesi, lascerebbero propendere per la pista passionale.
A tal proposito, fonti giornalistiche parlano di una terza donna, con cui De Fazio aveva cominciato da qualche tempo una nuova relazione.
Da un lato, quindi, la moglie e i 5 figli. Dall’altro, la compagna da cui aveva avuto un altro bimbo. In mezzo, la terza donna, ancora senza nome e il cui ruolo nella vicenda è ancora avvolto nel mistero.
Così come resta tutta da verificare l’ipotesi del trio confermata, sembrerebbe, dalle ultime parole pronunciate dall’uomo prima di morire. Di certo, il PM Luca Buccheri titolare dell’indagine, continua a lavorare sulla vendetta privata, che poco o nulla avrebbe a che fare con i piccoli precedenti penali di De Fazio, peraltro piuttosto datati.
E allora, sì al movente passionale. Unica e labile traccia di quello che resta un vero e proprio giallo.