TARANTO – Una banale lite. Questa la motivazione che ha scatenato il far west nel giorno di S.Stefano a Taranto 2. Fermato all’alba il presunto responsabile dagli agenti della Squadra Mobile. Fabio Fiore, 37 anni, tarantino e vecchia conoscenza delle forze di Polizia.
Sarebbe l’autore del tentato omicidio di Vito Clemente, 51enne di Taranto, anche lui già noto per reati contro il patrimonio.
Il fermo di Polizia Giudiziaria emesso nei confronti di Fiore è l’esito, arrivato dopo 48 ore, delle indagini minuziose della Polizia. Fondamentali, oltre ai rilievi effettuati dalla Scientifica sul luogo della sparatoria le immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza.
Stava già studiando un piano per la fuga Fiore quando è stato catturato a casa della madre, dove si era nascosto. Il 37enne avrebbe premuto il grilletto almeno per 2 volte ferendo Clemente alla mano e al gluteo.
Teatro della sparatoria, consumata il 26 dopo le 23, via Ospedalicchio in zona Taranto 2, a pochi metri da un esercizio commerciale. Subito dopo la corsa al ‘SS. Annunziata’ di Taranto. L’uomo sarebbe fuori pericolo. Fabio Fiore è stato ammanettato dagli uomini della Mobile, agli ordini di Roberto Pititto.
“Il movente è da ricercare – ha spiegato – in una banale lite con aggressione fisica avvenuta il pomeriggio dello stesso 26 dicembre”.