BRINDISI – Per quella che è la loro condizione lavorativa, nessuno faticheberebbe, contratto alla mano, a considerarli lavoratori di ‘serie B’. Eppure, per la loro professionalità e soprattutto, per il settore in cui lavorano, sono lavoratori da Champions League, altrochè.
Che oggi, ancora una volta, non per l’ultima volta, si sono ritrovati a protesta contro la mancata internalizzazione.
Sono i lavoratori del 118 facenti parti delle associazioni di volontariato.
Lavoratori, secondo i sindacati, sfruttati dalle stesse associazioni. Che ora chiedono, per voce del Segretario generale della sezione brindisina ‘Funzione Pubblica CGIL’, il riconoscimento dei loro diritti.
La protesta proseguirà ad oltranza, pur garantendo il servizio in giorni, quelli di festa, considerati ‘a rischio’ di emergenze. Un servizio che però, proprio a causa della precarietà degli operatori, è perennemente in bilico.