TARANTO – L’Ilva di Taranto ha chiesto la cassa integrazione in deroga per 1428 lavoratori dell’area a freddo. Il provvedimento durerà sino al 31 gennaio prossimo ed è motivato dall’azienda con la particolare situazione creatasi nell’area a freddo del siderurgico dopo che il GIP, Patrizia Todisco, ha confermato il sequestro dei prodotti finiti e dei semilavorati (un miliardo di euro il valore delle merci sotto sigillo) disposto dall’Autorità Giudiziaria lo scorso 26 novembre nell’ambito degli sviluppi dell’inchiesta sull’Ilva.
Per l’area a freddo, l’Ilva aveva già chiesto la cassa integrazione nei giorni scorsi ma si trattava di una cassa ordinaria, della durata di 13 settimane, con avvio dal 19 novembre per un totale massimo di 2.000 addetti e motivata con la crisi di mercato.
La cassa chiesta oggi, invece, ha finalità diverse e serve solo a superare la contingenza particolare determinata dalla conferma del sequestro.