LECCE – Con un protocollo firmato tra il Comune di Lecce e la Procura vengono richiamati in attività nel Palazzo di Giustizia di Lecce, i pensionati che lo vogliano: “Questo avviene – sottolineano il Segretario generale FP CGIL Puglia, BiagioD’Alberto e il Segretario generale FP CGIL Lecce, Simone Longo – mentre il Governo sta perfezionando il provvedimento sulla riduzione degli organici nella Pubblica Amministrazione (giustizia compresa)”.
Quello che avviene a Lecce, secondo la FP CGIL: “E’ la dimostrazione che la spending review non è un taglio a servizi invariati, ma è un taglio lineare che non tiene conto delle prestazioni da assicurare alla comunità.
Non è in discussione – aggiungono i Dirigenti sindacali – la generosità degli ex Cancellieri pensionati, che ritornano gratuitamente nel loro vecchio posto di lavoro. Anzi, meritano tutto il nostro plauso.
Ma – si chiedono gli esponenti della FP CGIL – può lo Stato far ricorso a privati cittadini che gratuitamente prestano la loro opera per assicurare servizi fondamentali per la comunità? Qual è il grado di sicurezza che possono garantire sulla gestione di documenti delicati come atti di indagine o verbali di interrogatori? E se il lavoro organizzato dalla Procura prevede la irrinunciabilità delle persone coinvolte e di colpo le stesse vengono meno (visto che non hanno nessun obbligo contrattuale), si chiude la Procura?”.