BARI – La Corte Costituzionale ha bocciato una legge regionale sui Consorzi di Bonifica risalente al 2003. La norma censurata di fatto impediva il pignoramento dei beni del Consorzio ‘Terre d’Apulia’ – commissariato per dissesto finanziario – per non incappare nel rischio che i dipendenti non percepissero più il proprio stipendio.
La Consulta ha ritenuto illegittima la legge, perché la Regione ha invaso le competenze dello Stato.
Quindi, nonostante la norma fu abrogata, oggi ad avere ragione è l’impresa ‘Lalli srl’ a cui bisogna riconoscere la somma totale di 896.738 euro per i due contratti oggetto di contenzioso.
Ora bisognerà vedere come e chi dovrà risarcirli.