CronacaEconomia

Cassintegrazione finita, appello a Governo e Regione

LECCE – Ammortizzatori sociali col contagocce a chi è già in CIG in deroga, nessuna speranza per il momento, a chi si appresta a chiederla. Arrivano le prime reazioni, che guardano a Roma e a Bari, dopo il blocco imposto lo scorso 28 novembre, dalla Regione Puglia a tutte le province sulle convocazioni per le nuove concessioni.

E’ la Deputata del PD, Teresa Bellanova, a trascinare in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, una risoluzione con cui si impegna il Governo a garantire per l’anno 2012, la copertura del fabbisogno delle Regioni in materia di ammortizzatori sociali in deroga, nonché a individuare anche per l’anno 2013 le necessarie risorse, volte all’utilizzo di questi strumenti al fine di attenuare le drammatiche conseguenze sull’occupazione provocate dal protrarsi della crisi economica.

Insomma, significa che se le casse sono state accordate, devono essere per forza erogate per l’anno in corso. Per l’anno a venire non ci si può, invece, nascondere dietro il dito di risorse al lumicino. Si è nel pieno della crisi. E al palo rimangono  soprattutto le piccole aziende con meno di 15 dipendenti o le grandi che pensavano di ricorrere a questo strumento come salvagente per superare la tempesta della crisi sia per dicembre  che per il momento, per il 2013.

“Lo stop che arriva dalla Regione Puglia – incalza la Bellanova – non è notizia nuova. Già nel corso dell’incontro presso la Prefettura di Lecce, ebbi modo di dichiarare che se le notizie circa la possibilità di uno stanziamento di 60 milioni di euro per la cassa in deroga, si fossero rivelate fondate ci saremmo trovati dinanzi ad una cifra assolutamente inadeguata, sufficiente a coprire solo il pregresso, quello che l’Inps aveva già anticipato.

Solo in Puglia, infatti, i dati forniti dall’INPS rilevano che il medesimo istituto avrebbe erogato, sino ad ottobre, un valore di 266 milioni di euro a fronte di 140 milioni euro assegnati. Occorrono circa 250 milioni per ripianare il disavanzo di 126 milioni e garantire ai lavoratori le indennità per tutto l’anno in corso.

Auspico sinceramente – conclude la Parlamentare – che il Presidente Vendola assuma con forza ed autorevolezza questo problema che rischia di tramutarsi in una vera e propria mattanza occupazionale e sociale”.

 

 

 

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