LECCE – Le indagini avevano preso il via ad aprile. Del resto, i racconti della ragazzina finita fra le grinfie di un 61enne, avevano allarmato le amiche e le insegnanti che insospettite e preoccupate, si erano poi rivolte alle forze dell’ordine.
I Carabinieri, dopo una serie di indagini e riscontri, hanno portato alla luce una squallida storia di abusi su minore e nelle scorse ore hanno arrestato, su ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP del Tribunale di Lecce, Cinzia Vergine, su richiesta del PM Carmen Ruggiero, Maurizio Mori, pensionato 61enne originario della provincia di Livorno ma da anni residente nel sud Salento. L’uomo è ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina affetta da ritardo mentale.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, la piccola sarebbe stata avvicinata dall’uomo che con una banale scusa, l’avrebbe portata in un’abitazione di cui aveva la disponibilità. Una volta all’interno, lontano da occhi indiscreti, il pensionato avrebbe chiuso la porta a chiave. Dopodiché l’avrebbe afferrata e baciata. Al fine di conquistare la sua fiducia ed il silenzio, le avrebbe anche fatto proclami d’amore sostenendo di volersi fidanzare con lei, poco più che bambina.
Gli accertamenti e le attività d’indagine hanno permesso di verificare l’attendibilità delle dichiarazioni rese dalla vittima, in un primo tempo solo ad amichette ed insegnanti. Ma ulteriori conferme sono giunte da quanti hanno testimoniato che effettivamente l’anziano aveva la disponibilità delle chiavi dell’appartamento indicato, dalla stessa piccola, come luogo in cui era avvenuto l’incontro maledetto.