Cronaca

Nuovo ‘Fazzi’: la Regione ‘assolve’ la Asl

LECCE – Sul lungo iter per i lavori del nuovo ‘Fazzi’, arriva la benedizione della Regione Puglia alla Asl di Lecce. Il servizio ispettivo e di controllo regionale, infatti, ha concluso positivamente la verifica sull’intera procedura di affidamento dell’appalto da 117 milioni di euro alla ‘CCC’.

Una relazione che, nei fatti, sdogana la strada per velocizzare l’avvio del cantiere, anche in vista di una possibile revoca del finanziamento statale e taglia in due la tensione sulla vicenda, dopo la bufera giudiziaria scatenata prima nelle aule del Tribunale Amministrativo e ora in mano alla Procura.

L’azienda esclusa, infatti, la ‘Matarrese’, nella scorsa primavera portò a galla i presunti falsi preventivi su cui il colosso delle cooperative rosse, ‘CCC’, avrebbe poggiato il ribasso della sua offerta economica arrivando, dunque, ad aggiudicarsi la gara dopo l’esclusione decisa da TAR e Consiglio di Stato della prima, la ‘Cobar’. L’ispezione è iniziata all’indomani della segnalazione di quelle presunte irregolarità, fatta al Consiglio regionale da parte del Capogruppo del PDL Rocco Palese, il 23 aprile.

Oggi, il servizio ispettivo dell’Assessorato alla Salute rimarca che: “La Asl di Lecce si è comportata sempre con assoluta neutralità, essendo obiettivo primario la conclusione della procedura e la realizzazione dell’opera”. Di più. Si ritiene che “il provvedimento di aggiudicazione definitiva in favore del raggruppamento temporaneo di imprese ‘CCC’ è valido ed efficace”.

Il perchè è presto detto. “I preventivi oggetto dell’indagine condotta dalla ‘Matarrese’ e di cui si contesta l’autenticità risultano documenti estranei alla disciplina del procedimento di gara – scrivono gli ispettori- …  e non costituiscono documenti richiesti né dalla normativa legislativa prevista in materia, né dal bando e dal disciplinare di gara”. Si sottolinea anche che i5 preventivi contestati, tra le centinaia allegati, peserebbero per ‘CCC’ 288.000 euro, a fronte di un utile dichiarato di quasi 2 milioni e mezzo di euro. Come dire, in ogni caso ‘CCC’ ci guadagnerebbe, anche se quei preventivi dovessero nei fatti essere superiori rispetto a quelli presentati.

Insomma, la relazione non lascia spazio a molti dubbi: “Non è vero che grazie a quei preventivi la ‘CCC’ si è aggiudicato l’appalto” ed “è vero invece che la Asl ha esercitato tutti i suoi poteri di controllo della congruità dell’offerta”, anche perchè l’organo di controllo della Asl ha anche proceduto alla verifica delle voci in corrispondenza alle quali si era registrato un eccessivo ribasso, ma “costituivano un’aliquota marginale rispetto all’entità complessiva del lavoro” e tra queste comunque non compare quella relativa ai 5  preventivi indicati dalla ‘Matarrese’.

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