LECCE – E’ iniziato nelle scorse ore, davanti alla prima sezione del tribunale monocratico di lecce il processo per l’esplosione che il 2 agosto dell’anno scorso distrusse il negozio ’Sogni’, in pieno centro a Lecce e in cui rimase vittima il presunto attentatore Michele De Matteis, 32enne leccese.
In tre rispondono a vario titolo di frode assicurativa, incendio doloso e morte come conseguenza di altro reato.
Si tratta di Gianpiero Schipa, 46enne di Lecce, ex proprietario dell’esercizio commerciale, la moglie Maria Speranza Bianco, 37enne di Surbo e Gennaro De Angelis, 60enne di Taranto, attuale titolare del negozio, ma considerato dagli inquirenti un prestanome.
Tutti e tre furono prosciolti, in sede di udienza preliminare , dall’ipotesi accusatoria di disastro doloso. In mattinata è stata accolta la costituzione di parte civile di alcuni proprietari degli immobili coinvolti nella deflagrazione (negozianti e liberi professionisti) e la compagnia assicurativa, che hanno formulato una maxi richiesta milionaria di risarcimento danni.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Guglielmo Cataldi, hanno accertato che gli imputati avrebbero agito per intascare il premio assicurativo. Denaro che sarebbe servito a De Angelis, per saldare il debito contratto proprio con Schipa. Nell’esplosione di grosse dimensioni rimase però coinvolto De Matteis. Infilatosi in un’intercapedine, nello scantinato sottostante al locale, il 32enne morì carbonizzato.
Gli imputati sono difesi dagli Avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti, Amilcare Tana, Giuseppe Gianzi, Antonio Cerfeda e Cosimo Rampino.
Nella prossima udienza, che si terrà il 14 maggio, saranno ascoltati i primi 8 testimoni dell’accusa.