Cronaca

Si ribalta l’autocisterna, 15.000 litri di carburante sull’asfalto

FRANCAVILLA FONTANA (BR) – Forse la velocità, forse l’asfalto reso viscido dalle piogge, forse un malore o un colpo di sonno. Fatto sta che il 50enne Giuseppe Caporusso di Leporano, autista di un’autocisterna della ‘Sacalb’, non è riuscito ad evitare che il mezzo si ribaltasse, restando incastrato nell’abitacolo mentre circa 15.000 dei complessivi 37.000 litri di carburante, tra benzina e gasolio, trasportati si riversassero sulla strada e nella terra.
E’ accaduto nell’agro di Francavilla Fontana, nei pressi della rotatoria della Statale 603 che, dalla ‘città degli Imperiali’, conduce fino a Carosino, in provincia di Taranto.
Secondo una prima e parziale ricostruzione dei fatti, intorno alle 5.45 della mattina, l’autocisterna, proveniente dalla Provinciale che collega il centro intermodale con quell’arteria, ha perso il controllo durante la curva, prima dell’ingresso sulla rotatoria. Quindi, dopo aver strisciato il guardrail, il mezzo si è ribaltato sul fianco destro, finendo la sua corsa tra l’asfalto e il terreno.
Sul posto, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Francavilla, che hanno estratto il conducente dalle lamiere dell’abitacolo, i Carabinieri della locale stazione e un mezzo del 118, che ha trasportato l’autista prima presso l’ospedale ‘Camberlingo’ e poi , dopo gli accertamenti, al ‘Perrino’ di Brindisi, dove non versa in pericolo di vita.
Un tratto dell’arteria, molto trafficato da mezzi pesanti, residente e pendolari, è stato chiuso dagli agenti della Polizia Municipale, per favorire i soccorsi e la bonifica dell’area. Le operazioni, monitorate dai Carabinieri e dai Pompieri, si sono svolte sotto il coordinamento degli Ingegneri dell’Arpa, che hanno coordinato il lavoro di una speciale squadra contattata dalla stessa ‘Sacalb’.
Il carburante versato, pericolosissimo, è stato parzialmente assorbito grazie ad una speciale sabbia, mentre quello contenuto nella cisterna è stato recuperato. Operazioni necessarie prima di provvedere alla rimozione dell’ingombrante e pericoloso mezzo, ma che non fugano il dubbio su un eventuale danno ambientale.

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