CronacaPolitica

Confronto Pdl-Delli Noci, deleghe nel mirino

LECCE – Le delibere di Pasqualini e Delli Noci, stoppate in giunta al vaglio del Pdl che punta alla delega sulle politiche comunitarie, ma il Sindaco blinda Delli Noci: “Non esiste alcun caso, sta lavorando bene”, lui precisa: “Non ho scheletri nell’armadio”.

Il Movimento Regione Salento invoca massima trasparenza.

Un confronto durato poco più di un’ora quello svolto al 2° piano di Palazzo Carafa fra il Gruppo consiliare del Pdl e gli Assessori Alessandro Delli Noci di Fli e Luca Pasqualini di Grande Lecce.

Quella del responsabile al traffico riguarda la manutenzione di pensiline da realizzare mediante lo sfruttamento di spazi pubblicitari. Per il Pdl un compito, quello della manutenzione, che spetta ad Sgm e non al Comune di Lecce.

La seconda delibera che apre un discorso molto più ampio porta in calce la firma di Alessandro Delli Noci, Assessore all’Innovazione e alle Politiche comunitarie. Su di lui e in particolare sulle deleghe da lui gestite, le perplessità di alcuni Consiglieri del Pdl che hanno chiesto e ottenuto un confronto, Consiglieri che vorrebbero ridimensionare il potere gestionale del giovane Assessore, come appunto le politiche comunitarie di cui il progetto ‘Creart’ , delibera stoppata, fa parte.

Una delega corposa che imbastisce progetti che vengono finanziati mediante fondi comunitari e che, quando torna a Lecce, viene smistata ai diversi Assessorati di pertinenza che si trasformano in esecutori. Una delega che per alcuni Consiglieri del Pdl sarebbe troppo per un Gruppo consiliare, Fli, che ha solo un Consigliere in Assise comunale.

Sulla questione interviene anche il Movimento Regione Salento, per bocca del suo Coordinatore cittadino, Nicola Flascassovitti, affermando che la massima trasparenza  non si garantisce soltanto assicurando che ogni singolo atto e/o provvedimento siano complessivamente partecipati e conosciuti, ma anche facendo in modo di evitare il pericolo di commistioni tra interessi pubblici ed interessi privati.

“Nella consapevolezza che – scrive Flascassovitti – un Consigliere comunale o un Assessore non possano d’improvviso azzerare al momento dell’elezione o della nomina la propria vita, le proprie amicizie, relazioni ed i propri affari, è tuttavia necessario prendere coscienza del nuovo ruolo ricoperto e fare delle scelte: mantenere un legame con il passato o sacrificare tutto per un impegno più alto a favore dei propri concittadini per vero senso civico.

Alessandro Delli Noci crediamo possa rappresentare il futuro amministrativo della nostra città, un esempio di professionista ed imprenditore, proveniente dalla società civile, che ha deciso di mettere a nostra disposizione le sue capacità e competenze (in perfetta linea con il Dna del M.R.S.), sacrificando, siamo certi, parte del suo passato, ma è necessario che di ciò – conclude il Movimento – e del suo presente, dia conto a tutti (s)chiarendo un cielo diventato da qualche giorno un po’ grigio.

Tuttavia a gettare acqua sul fuoco, blindando il giovane Assessore, è il Sindaco che mediante una nota dichiara: “Non esiste alcun ‘caso Delli Noci’. Posso tranquillamente affermare di essere soddisfatto del lavoro compiuto in questi primi mesi da Assessore, traguardo ottenuto grazie anche al notevole consenso elettorale conseguito alle scorse amministrative: la sua capacità di affrontare i problemi ponendosi obiettivi rilevanti per far crescere – soprattutto sul piano tecnologico – la città di Lecce, rappresenta una delle sue migliori qualità.

Sono sicuro – conclude Perrone – che il percorso amministrativo intrapreso dall’Assessore Delli Noci produrrà risultati significativi per la nostra comunità”.

Le parole del Sindaco fanno il paio con le precisazioni del diretto interessato: “Non accetto di essere sacrificato sull’altare di interessi più o meno celati, non avendo scheletri nascosti, né alcunché da temere e avendo l’assoluta certezza di aver sempre operato in maniera trasparente e corretta.

Posso affermare senza timore di smentita di essere persona per bene, limpida e che si onora di avere l’affetto e la stima di tanti cittadini ed amici, profondamente convinto della fondamentale importanza esercitare liberamente la propria attività imprenditoriale mi sono dimesso da Presidente e Amministratore delle Officine Cantelmo, prima ancora di candidarmi e non esiste alcun tipo di conflitto di interessi tra il socio lavoratore della cooperativa Officine Cantelmo e quello di Amministratore comunale.

Ho sempre – conclude – svolto la mia attività professionale alla luce del sole e sono orgoglioso delle attività avviate in questi anni e dei tanti posti lavoro dati a tanti giovani”.  

 

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