Politica

Riordino Province, i Comuni brindisini: “Noi con Lecce”

BRINDISITutti da Consales, i Sindaci della defunta Provincia brindisina, nella speranza, quella del primo cittadino del defunto capoluogo, che in maniera unitaria si possa lavorare all’ipotesi della Macroprovincia.

Eppure, da un parziale e rapido giro di telefonate agli Amministratori dei vari Comuni, sembra che l’unità di intenti sia, ancora una volta, una semplice chimera, con le Amministrazioni rimaste fuori dall’ipotesi di accorpamento che tornano alla carica, probabilmente fuori tempo massimo.

Il Sindaco di Francavilla Fontana Vincenzo Della Corte parteciperà, lunedì mattina, al vertice di Palazzo Nervegna ma, nel pomeriggio, sarà a Castello Imperiali per il Consiglio con cui, tramite delibera, l’Assise metterà nero su bianco la volontà di essere accorpata alla Provincia di Lecce, senza se e senza ma.

Troppa la paura, evidentemente, che il decreto legge varato dal governo venga convertito automaticamente in legge e, quindi, lasciando la ‘città degli Imperiali’ tra le grinfie della mai troppo amata Provincia tarantina.

Ad aiutare Francavilla, sono Oria e Latiano, che con i Consigli comunali di questa settimana, hanno deliberato per la fuga verso Lecce. Una scelta obbligata, per il Sindaco Cosimo Pomarico, fan numero 1 della Macroprovincia ma data la situazione, anche lui pronto a propendere per la fuga a sud. Una fuga, quella di Oria, che favorisce, in base al ‘principio della continuità territoriale‘, le voglie barocche dei cugini francavillesi, ma anche quelle a catena, di Ceglie Messapica, San Vito dei Normanni, Carovigno e San Michele.

Spera che nel vertice di lunedì si stabilisca una strategia comune anche Franco Scoditti, Sindaco di Mesagne. “Noi siamo stati chiari. Preferiamo Lecce – dice il primo cittadino – e, come noi, anche tanti Comuni.

Per rafforzare questa volontà, spero che nel vertice di lunedì ci sia una comunione di intenti. Il guaio è che fino ad ora non c’è stata”.

Tranquillo il Sindaco di San Donaci Domenico Serio, ideale portavoce dei Comuni della fascia sud. “Sono convinto che, nei 60 giorni previsti per la trasformazione del decreto in legge, le delibere pro Lecce espresse dai Comuni di San Donaci, Cellino San Marco, Torchiarolo e San Pietro Vernotico, chiari sin dal primo momento, saranno prese in considerazione, come prevede la legge”.

Resta da capire, a questo punto, quale sarà la posizione di Brindisi. La Macroprovincia invocata da Consales, almeno ufficialmente, non è stata presa in considerazione dal Governo. Ne sono state prese in considerazione le delibere ‘poco chiare’ di tutti quei Comuni esclusi dall’accorpamento in quel di Lecce. Considerazioni e azioni future potrebbero essere, a questo punto, troppo tardive.

A pensarci prima …

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