Politica

Il Governo ha deciso: il Salento avrà 2 Province

L’Italia passa da 86 a 51 Province a statuto ordinario. La Puglia sarà divisa in 4. Foggia, La Città metropolitana di Bari, Lecce e una unica provincia Brindisi-Taranto.

Ormai è ufficiale. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri approvando il decreto legge sul riordino che presto sarà portato in Parlamento per la conversione in legge.

Questa è la mappa disegnata dall’esecutivo di Monti.

Come si vede il progetto originario di accorpare Brindisi e Taranto è quello che poi viene ratificato dal Governo nazionale. Dal 1° gennaio 2013, via alle giunte provinciali, il Presidente che non sarà commissariato, lo farà solo se sarà inadempiente in merito ai bilanci e quanto altro; potrà delegare le funzioni a non più di 3 Consiglieri e non sarà possibile cumulare emolumenti in più organi amministrativi. Gli organi politici devono avere sede esclusivamente nelle città capoluogo.

Il via ufficiale è previsto per il primo gennaio 2014. Le elezioni dei nuovi Presidenti saranno a novembre 2013. “Dal riordino non si torna indietro – spiega il Ministro Filippo Patroni Griffi – ma sui confini territoriali modifiche sono possibili. In alcuni casi particolarmente dubbi o non conformi – ha spiegato ancora il responsabile della Funzione pubblica – non è stato possibile ratificare il volere arrivato dai Comuni e dalle Regioni, ma non è detto che non si possa modificarlo in Aula”.

Il riordino delle Province è il primo tassello di una riforma più ampia che prevede la riorganizzazione degli Uffici territoriali di Governo (Prefetture, Questure, Motorizzazione civile etc. etc.) in base al nuovo assetto. Dunque, anche gli altri uffici su base provinciale saranno di fatto dimezzati. Al termine di questo processo sarà possibile calcolare gli effettivi risparmi che comporterà l’intera riforma.

Ma dai territori già si annuncia battaglia. Il primo a dichiararla è il Sindaco di Brindisi Consales che lunedì riunirà i colleghi del brindisino per decidere il da farsi. “Non è stato ascoltato il territorio”, dice. Fatto sta che ora spetterà ai parlamentari salentini far valere le volontà dei Comuni, che sia di unirsi in una sola Macroprovincia con Lecce  o che sia di restare così, come oggi, il Governo ha deciso.

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