Politica

D’Autilia preavvisato di sfratto torna a caccia di poltrone

LECCE – Le date sono 2: vendita entro il 30 giugno 2013 o chiusura il 31 dicembre 2013. Appuntamenti importanti per le partecipate ritenute non indispensabili interessate dalla scure della spending review del Governo.

Fra queste rientra anche ‘Alba Service’, società in house della Provincia di Lecce guidata da Damiano D’Autilia che nei prossimi mesi dovrà chiudere la sua personale partita politica, quando la poltrona di ‘Alba Service’ sarà oramai da rottamare.

D’Autilia potrebbe tirare fuori dal cassetto allora quell’accordo politico firmato qualche mese fa, quando il toto giunta lo voleva già alla guida dell’assessorato comunale di viale marche, riconfermato poi all’uscente Severo Martini.

Un passo indietro, quello di D’Autilia, che gli è valso l’incarico di Capogruppo Pdl a Palazzo Carafa e Presidenza di ‘Alba Service’, fra le proteste dei malpancisti a Palazzo dei Celestini.

Dunque, le strade per D’Autilia sarebbero 2: giunta comunale, spodestando Martini e costringendo Perrone ad un mini rimpasto con tutti i problemi che si potrebbero riaprire con gli scontenti a Palazzo oppure meditare e valutare nuovi scenari.

Tutto dipenderà dagli spazi che si apriranno da qui a qualche mese, l’esito delle Primarie del Centrosinistra e il futuro del Governatore di Puglia, Nichi Vendola. Molto dipenderà anche dalla nuova legge elettorale per l’elezione dei rappresentati nelle Camere romane e gli equilibri all’interno del partito e il futuro stesso del Popolo della Libertà.

Articoli correlati

Frecciarossa, un’elemosina ferroviaria! Se Emiliano ed i Parlamentari taceranno saranno complici

Redazione

Fiera del Levante, inaugurazione ad alta tensione

Redazione

Ex Galateo, Salvemini: spazio di edilizia residenziale sociale

Redazione

Ecotassa, Forza Italia: “No all’emendamento della sinistra. Responsabilità della Regione”

Redazione

Attentati a Lizzano e Cellino, il viceministro: “Azioni mafiose. Ma lo Stato c’è”

Redazione

Gabellone: I CoR pronti a partecipare ed allargare il Comitato referendario del No del centrodestra

Redazione