Cronaca

Laforgia: “Io fuori dal mio studio”, ma è una bugia

LECCE – Queste parole che avete sentito, sono una bugia. Non è vero, cioè, che dallo studio da lui fondato il Rettore Domenico Laforgia sia uscito. Uscito, cioè non vi eserciti alcuna attività. Al contrario, il Magnifico Rettore è attivo e ben presente nello studio di consulenza da lui fondato e di cui il figlio, Maurizio Laforgia, è amministratore unico.

Lo studio, i cui finanziamenti da parte dell’‘Arti’ sono finiti nelle polemiche sul possibile conflitto d’interessi tra il Laforgia Rettore e il Laforgia imprenditore. A dire che le cose stiano così, attenzione, non è qualche oppositore del Magnifico.

A dire che Domenico Laforgia sia attivo nello studio, che non ne sia uscito, è proprio lo ‘Studio Laforgia, Bbruni and partners’ in questo curriculum societario che chiunque può rintracciare su internet – se è bravo a cercarlo – aggiornato, ancora attenzione, al 20 aprile 2011.

Cioè a poco più di un anno fa, quando Laforgia era già Rettore da diversi anni, nel pieno del suo 2° mandato. Un curriculum societario che specifica che lo studio ha una struttura operativa, quella principale, che produce e una struttura di supporto, quella di contorno alle attività principali.

Leggiamo testualmente: “La struttura operativa prevede il coordinamento e la supervisione di tutte le attività, nonché lo svolgimento delle consulenze tecniche da parte dei due soci fondatori, rispettivamente per le aree di competenza del nord e del sud. La struttura di supporto prevede, invece, un Ingegnere come Amministratore unico”.

E quindi l’Amministratore unico, che supporta la struttura operativa, è Maurizio Laforgia. Ma chi invece coordina, supervisiona e svolge le consulenze è il socio fondatore Domenico Laforgia, cioè il Rettore che aveva affermato di essere uscito dalle attività della sua società.

Per spiegarlo meglio, il curriculum societario ricorre anche a uno schemino: in cima alla piramide, come Direttore tecnico c’è Domenico Laforgia, insieme all’altro socio fondatore Giovanni Bruni. Poi fra coloro che svolgono attività per lo studio una serie di soggetti, tra cui almeno 2 ricercatori dell’Università del Salento, Facoltà di Ingegneria, Teresa Donateo e Gabriele Conversano.

E solo alla fine, dedicato al ‘business development’, cioè alle relazioni d’affari, Maurizio Laforgia, il figlio del Rettore. Che sarà pure l’Amministratore unico, ma è evidente che al ‘core business’ ci pensa il padre. Che, giusto per ribadire quanto questo curriculum societario è aggiornato, “è attualmente Rettore dell’Università del Salento” come leggiamo a pagina 6. Ma di che affari parliamo? Per il Rettore Laforgia, di quisquilie, di pochi euro.

Anche qui, però, l’affermazione del Rettore è se non menzognera, quanto meno opinabile: sono quisquilie oltre 50mila euro in un anno? Perchè almeno a tanto – o forse anche di più – ammontano nell’anno 2011 le richieste di contributo all’‘Arti’ formulate dall’Università del Salento, guidata da Domenico Laforgia, a favore dello ‘Studio Laforgia, Bruni and partners’, coordinato, supervisionato e ‘lavorato’ da Domenico Laforgia.

Per ora – ma non è detto che siano gli ultimi atti – possiamo citare le delibere del CdA numero 36 (9.144 euro), numero 37 (11.016 euro), numero 54 (3.600 euro) e numero 131 (9.540 euro).

Poi i decreti del Rettore, cioè dello stesso Laforgia, numero 589 (pari a 4.968 euro), numero 1322 (7.450 euro) e numero 1323 (altri 7.450 euro).

Il totale fa 53.168 euro, attribuiti alla ‘Laforgia, Bruni and partners’ in base alle richieste dell’Università del Salento per brevetti.

Università che, attenzione, diventa proprietaria di quei brevetti quando gli inventori li cedono all’Ateneo, per cui non possono essere gli inventori a decidere di quali consulenze avvalersi. Così il conflitto d’interesse è più chiaro: Domenico Laforgia Rettore chiede all’‘Arti’ di affidare lavori a Domenico Laforgia imprenditore.

Lo dice il curriculum societario dello studio amministrato da Maurizio Laforgia: può anche darsi che questo curriculum sia impreciso, che il figlio del Rettore, che amministra lo studio, abbia scritto cose non veritiere all’insaputa del padre. In questo caso, diamo un amichevole consiglio al Rettore: ne parli in famiglia stasera, quando torna a casa sua, in via Idomeneo a Lecce, ovvero, nella stessa sede legale dello ‘Studio Laforgia, Bruni and partners’.

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