Politica

Riordino, Brindisi strizza l’occhio a Lecce

 BRINDISI E nel marasma del riordino, adesso Brindisi strizza l’occhio a Lecce. Vuoi per la fuga di massa dei Comuni limitrofi, vuoi perchè agli abitanti del capoluogo l’idea di Taranto proprio non piace, pare che la politica stia convergendo trasversalmente verso l’ipotesi di un’unione con Lecce e, ancor di più, spinga per la nascita del Grande Salento.

Queste le sensazioni percepite nel corso del dibattito sull’accorpamento organizzato dal Pdl all’Hotel Orientale di Brindisi, in cui ha fatto capolino persino il Sindaco Consales esprimendo la sua preferenza per la  Macroprovincia, dal momento che il doppio capoluogo con Taranto non sembra fattibile.

Scenari in divenire, sui quali inciderà il pronunciamento della Corte Costituzionale in merito ai ricorsi presentati da alcuni Province. Nulla è perduto, sostengono i parlamentari azzurri Michele Saccomanno e Luigi Vitali che, pur con lo sguardo orientato a Lecce, portano avanti la battaglia per salvare Brindisi.

Intanto, da Futuro e libertà interviene il Consigliere Euprepio Curto con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Monti. Curto invita il pPremier a non tener conto della delibera del Consiglio regionale, bensì di considerare l’ipotesi di una grande Provincia salentina, che metta insieme Brindisi Lecce e Taranto, un ente in grado di riunire antiche culture comuni e di giocare un ruolo importante al di fuori dei confini regionali.

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