Politica

Riordino Province, il Consiglio regionale verso il dietrofront

BARI–  Se ne parla, ma non si decide. Il Consiglio Regionale fa retromarcia e torna alla decisione di partenza: sul nuovo assetto delle province pugliesi è meglio consegnare tutte le carte a Roma, scaricando la patata bollente al Governo nazionale.

Troppe divisioni, troppe battaglie territoriali: trovare la quadra è una missione impossibile.

Tanto che decidere di non decidere è il sunto di una interminabile giornata nella quale gli ‘stop and go’ sono arrivati a ripetizione.

Una seduta a singhiozzi, scandita dai disperati tentativi dei rappresentanti della Bat di salvare ciò che la riforma prevista dal Governo Monti reputa chiaramente non salvabile.

In tutto ciò una frangia della maggioranza, spinta dalla corrente leccese, ha tentato per buona parte della giornata di giungere all’approvazione di una Macroprovincia che comprendesse anche Lecce.
Ipotesi fortemente osteggiata dai salentini del Pdl che, contrari anche a parlarne, sono riusciti ad allontanarla.

Sfumata, anche, l’approvazione dell’ordine del giorno dell’Assessore Michele Pelillo che sancisse la scelta di costituire la nuova Provincia nata dalle ceneri di Brindisi e Taranto.
“Non si è votato, ma almeno, dice l’esponente della giunta, se ne è parlato”.

Nei vari interventi sono state ribadite le posizioni ormai note. Tra favorevoli alla Macroprovincia come Donato Pellegrino – Socialisti – e contrari come Saverio Congedo, Lospinuso e lo stesso Pelillo.

“Era una ottima occasione per unire il territorio”, dicono i sostenitori. “Troppo lontani per essere solo una Provincia”, dicono i detrattori. Più radicali le posizioni di Friolo e Iurlaro -Pdl – che hanno abbandonato l’aula, perché in totale disaccordo con la scelta dell’Assise di votare; e di Negro e Curto che hanno stigmatizzato l’atteggiamento e del Governatore, assente per altri impegni  e di un Consiglio che fa fatica a portare avanti i lavori.

Polemiche a parte, ora sarà Roma a decidere come ridisegnare la Puglia, tenendo conto del volere dei Comuni. Se saranno ascoltati, la Provincia Brindisi-Taranto sarà formata dai Comuni già facenti parte delle due Province soppresse, tranne Fasano e di quelli che hanno aderito alla Provincia di Lecce; totale abitanti circa 805mila.

La Provincia di Lecce, comprenderà i Comuni già facenti parte della stessa Provincia, nonché quelli delle Province di Brindisi e Taranto che, avendone il requisito della continuità territoriale, hanno optato per il passaggio alla stessa Provincia di Lecce: Carovigno, Ceglie Cellino San Marco, Mesagne, Oria, San michele, San Pancrazio Salentino, San Vito, , Torre Santa Susanna, Erchie, San Donaci e Torchiarolo (BR) e Avetrana (TA); arrivando a quota 960mila abitanti circa.

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