Politica

Accorpamento Province, Lecce prepara battaglia

LECCE – Una pressione forte sui parlamentari salentini e l’ipotesi di una candidatura di massa di tutti i Consiglieri provinciali. Palazzo dei Celestini affila le armi contro l’ipotesi Commissariamento  avanzata anche per Lecce, come per tutte le altre Province d’Italia pure uscite indenni dalla spending review, dal Ministro alla Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi, nelle scorse ore in città.

È stata una parte dei Consiglieri di maggioranza a chiedere la convocazione di un incontro a porte chiuse con tutti gli eletti in Consiglio, di ogni colore politico e alla presenza del Presidente Antonio Gabellone.

Una risposta di petto al gelo che è calato dopo l’ipotesi di un Commissariamento entro il 2014, precedente a un declassamento ad ente di 2° livello. Nessuno ci sta.

Ed è per questo che lunedì mattina, tutti i parlamentari di tutti gli schieramenti saranno a Palazzo dei Celestini, per tentare di salvare il salvabile.

Una prima azione, questa, che esplora la strada della diplomazia politica, prima di passare ad un’altra più eclatante, che non sarà quella delle dimissioni di massa, bensì quella delle candidature di massa, in una lista unica dei Consiglieri provinciali, un’idea che se venisse accolta anche negli altri territori, potrebbe scombussolare l’intero quadro elettorale.

Non c’è però solo questo. Si guarda già al dopo, nella riunione di giunta che ha seguito l’incontro di tutti i Consiglieri.

Pierluigi Portaluri, dunque, sarà il legale che aiuterà Palazzo dei Celestini a reggere i rapporti direttamente con Roma, visto che la Regione ha abdicato e rimesso tutto nelle mani del Governo.

L’obiettivo non è solo capire con precisione a quale destino si corre incontro, ma anche aiutare a traghettare verso Lecce, i Comuni del tarantino e brindisino che hanno espresso la volontà di passare a questa Provincia.

Avetrana, Torchiarolo, San Donaci, San Pietro, Cellino S.Marco finora, infatti, hanno espresso solo una volontà politica di adesione, spesso subordinata ad una serie di condizioni. Ora, quella volontà va giuridicizzata, trasformata in atto giuridico secondo i dettami costituzionali.

Siamo già, insomma, ad un passo successivo. Commissariamento, sempre, permettendo.

 

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