CronacaEconomia

Aqp, all’Amministratore unico compensi da record

BARI – La Regione Puglia, come detto, conta ben 25 società partecipate, tra dirette e indirette. Una di queste è l’Acquedotto pugliese. La forma societaria, per il momento e finché non si capirà come finirà la vicenda della ripubblicizzazione, è una S.P.A con al vertice Ivo Monteforte.

L’Amministratore unico ha conseguito risultati positivi nel corso degli anni. Ma questa non è stata un’operazione indolore per le casse pubbliche. Si dice che la qualità si paga, ma certe volte è troppo salata. Monteforte, infatti, secondo una recente indagine risulta l’8° manager di società non quotate, più pagato d’Italia. Un bel primato. A farglielo guadagnare, il suo stipendio: 250mila euro annui e che dal 2012 dovrebbe scendere del 10%, non facendogli perdere posti nella classifica dei paperoni non quotati.

E non è il solo: perché Aqp S.P.A non ha solo un amministratore unico. Conta, infatti, anche di un Direttore Generale, Massimiliano Bianco; il cui compenso non è da meno: 237.900 euro.

Il totale per il momento è già 462.900 euro all’anno. A questi si aggiunge un Collegio sindacale composto da 3 persone. Che naturalmente si riunisce svariate volte. E che per questo percepisce rimborso spese e compensi forfettari. Totale per l’anno 2011: 181mila e 500 euro. Una cifra aumentata negli ultimi anni, se si considera che nel 2010 i 3 controllori hanno percepito 174mila euro e nel 2009, 148mila.

Nulla fa ben sperare per il 2012. Dunque tra l’Amministratore unico, il Direttore generale e il Collegio sindacale, Aqp elargisce ogni anno solo di compensi, 644mila e 400 euro.

Cifre che, a maggio scorso, hanno attirato l’attenzione anche della Corte dei Conti che ha bocciato questa linea poco morigerata della società.

Ma non è tutto qui. A far adirare i magistrati contabili e cittadini comuni, anche la scelta effettuata 5 mesi fa. Ovvero la distribuzione una tantum di dividendi del valore di 12 milioni 250mila euro.

Naturalmente a beneficio dell’unico socio: la Regione Puglia. E come se non bastasse Aqp ha approvato anche l’erogazione di un incentivo straordinario a Monteforte. Perché? Per aver deciso di non rivalersi su chi ha stipulato un contratto di derivati base con una finanziaria che è risultato poco conveniente e la cui transazione, anzi, ha gravato sulle casse dell’azienda.

Una scelta che la Corte dei Conti sei mesi fa non si è spiegata e i cittadini nemmeno. Come ancora da capire è perché una delle 3 società partecipate di Acquedotto Pugliese, la Pura Depurazioni s.r.l abbia deciso di assumere con tanto di contratto a tempo determinato, proprio Ivo Monteforte. Il controllore assunto dal controllato.

 

 

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