MANDURIA (TA) – E’ il 3° caso dall’inizio del mese. Elemento in comune, il bottino. Non sono soldi, nè oggetti di valore. Parliamo di armi. Siamo a 6 armi da fuoco, sparite e finite in mani pericolose.
Nella notte, ancora una volta a Manduria, qualcuno ha forzato la porta di un appartamento rubando un fucile calibro 12 ed una pistola calibro 9.
Le due armi, detenute legalmente dal proprietario, erano custodite in un armadietto blindato, forzato dai ladri. I carabinieri della Compagnia di Manduria stanno indagando per capire chi ha messo a segno il furto e soprattutto, se ci sono elementi comuni con gli altri due colpi.
Il 10 ottobre scorso un altro fucile è finito nelle mani di due rapinatori che fingendosi poliziotti in borghese, hanno fatto accostare un automobilista, portandogli via l’arma. Il finto posto di blocco è stato messo in scena sulla SS 7, alle porte di Taranto.
Nella notte, invece, tra il 2 e il 3 ottobre scorsi, una banda di ladri è entrata in una villa di un pensionato a Uggiano Montefusco. Doveva essere un furto, ma è sfociato in rapina, perchè il figlio 45enne dell’uomo, si è svegliato di colpo. E i banditi, una volta scoperti, invece di darsela a gambe, hanno picchiato l’uomo con il calcio di un fucile, per poi recuperarne altri 3, da caccia, custoditi in un armadietto. Su entrambi i casi lavora la polizia. 6 armi in tutto. 5 fucili e una pistola. E sullo sfondo dei tre episodi, c’è tutta l’aria inquientante, di una chiamata alle armi per la criminalità.