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Vendola si appella al Pdl: “Sblocchiamo insieme le assunzioni”

BARI – “Aiutiamoci ad ottenere le deroghe così da poter assumere personale, altrimenti la sanità rischia il collasso”. Dopo quello rivolto dall’Assessore alla Salute Attolini, è il Presidente della Regione a lanciare l’appello alle forze politiche di opposizione, affinché, si pressi sulla deputazione parlamentare e sul Governo centrale per ottenere lo sblocco del turn over. Vendola lo fa concludendo una lunga e lenta giornata di Consiglio regionale incentrata tutta sullo stato di salute della sanità.

Torna prepotentemente il problema delle assunzioni, ‘la vera criticità’ ha spiegato Vendola. Occorre assumere subito 7-800 infermieri e 6-700 medici per poter parare il colpo dell’ondata dei pensionamenti.

Il Governatore ripercorre gli 8 anni di governo partendo dalla sua campagna elettorale, quando nelle piazze agitava la protesta contro i tagli rigorosi imposti dal predecessore Fitto: “Li abbiamo dovuti fare noi dopo”. Non tralascia il braccio di ferro con l’ex Ministro Tremonti intenzionato a non far passare la linea della Puglia, tanto da posticipare di un anno la firma del piano di rientro. Annuncia di aver chiesto ai Direttori generali delle Asl di agire col semaforo rosso, ai Consiglieri di non cedere alle proteste di piazza: “I localismi fanno male ai cittadini”.

Rigetta il quadro totalmente nero dipinto da qualche Consigliere; come fa anche l’Assessore Attolini sviscerando i numeri di quello che sembra un sistema che “per ora, regge il colpo”. Più 61% delle Tac, più 50% delle Risonanze magnetiche registrato negli ultimi 7 anni, meno 14% della mobilità passiva, 1.000 ore di specialistica ambulatoriale a Lecce. E la rassicurazione: “Non ci saranno altre riduzioni di posti letto”. Le relazioni arrivano al termine di una giornata di dibattito apparsa meno agguerrita delle intenzioni iniziali.

“La sanità è un malato grave non per il piano di rientro – ha detto il leader dell’opposizione Rocco Palese – ma per le scelte fatte e non fatte da 8 anni a questa parte. Siamo sicuri – ha continuato – che neanche il Presidente Vendola crede più a se stesso quando addossa ad altri responsabilità politiche e gestionali solo sue. Gli rimproveriamo di avere ignorato per anni i nostri allarmi e i nostri suggerimenti, di aver deciso di dismettere 22 ospedali senza attivare né la riconversione, né i servizi sostitutivi”.

Più dura l’Udc che per voce del suo Presidente Salvatore Negro, invita il Governatore a prendere atto del fallimento dell’azione di governo. “Inverta la rotta – sprona Negro – pensando ad una nuova governance”. Il Capogruppo dello scudo crociato non tralascia il capitolo nuovi ospedali: “Si è perso tempo prezioso – ha detto – oggi la giunta tenta di recuperare i fondi ma siamo scettici sul fatto che saranno veramente realizzati”.

Bordate anche dalla maggioranza. Pino Romano Pd, chiede conto delle riconversioni degli ospedali chiusi: “Troppo lunghi i tempi previsti da Attolini, dobbiamo correre più velocemente”. Donato Pellegrino, Socialisti, non nasconde che risultati non sono stati quelli attesi, quindi servono delle risposte pragmatiche. “Evitiamo i voli pindarici”. Chiude Euprepio Curto, Fli, secondo il quale il governo regionale “ha fallito”, ma è passato indenne dalla seduta monotematica, “colpa di una opposizione che ha abdicato”.

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