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Si scaldano i motori della tradizione: arriva la ‘Notte di San Rocco’

TORREPADULI (LE) – Non chiamatelo folklore: quello che ogni nottata del 15 agosto e fino alle prime luci dell’alba va in scena sul sagrato della Chiesa di San Rocco a Torrepaduli è probabilmente la più antica delle tradizioni sopravvissute alla civiltà contadina del sud Salento. Per una notte, Torrepaduli si trasformava nella ‘capitale della piana’ da cui prende il nome, i ‘paduli’, appunto: un fenomeno economico, con la grande mostra mercato dove gli agricoltori vendevano e compravano.

Un rito religioso, di devozione a San Rocco e al suo santuario. Ma anche un’antica occasione per misurarsi nel ballo e in una sorta di primitivo regolamento di conti: la pizzica, da una parte, per uomini e donne. E poi la danza-scherma riservata solo agli uomini: anticamente ballata con coltelli veri, forse per regolare antichi conti o per affermare leadership nella comunità.

Ora diventata una danza simbolica, con indice e medio uniti a simboleggiare armi e un repertorio tradizionale, diverso per ciascuna famiglia, di mosse e passi. Ecco, la notte di San Rocco è tutto questo. E il tentativo prezioso che da qualche anno la fondazione ‘Notte di San Rocco’ mette in campo è quello di riproporlo in una serata a distanza di una settimana, non una competizione con la notte del 15, ma come un approfondimento e una divulgazione.

Dal pomeriggio del 23 si comincia con un workshop di pizzica e tamburello ad opera di due dei più validi e conosciuti maestri del settore, Rocco Luca e Serena D’Amato. Poi un convegno, ‘La cultura al tempo della crisi’. Quindi, la presentazione del libro di Pierpaolo De Giorgi ‘La rinascita della pizzica’ (EditoreCongedo ), scritto dal fondatore dei tamburellisti di Torrepaduli.

Non mancherà la degustazione dei piatti tipici, accompagnato dal più tipico vino locale, il rosato. E, infine, il concerto: a esibirsi sul palco e in diretta su Telerama, i Mascarimirì, gli Officina zoè, ovviamente, i Tamburellisti di Torrepaduli, gli Alla Bua: 4 gruppi interpreti fedeli della tradizione musicale del Salento che accompagneranno l’ospite del concerto: Tullio De Piscopo che di sonorità mediterranee, percussioni e tamburi se ne intende come pochi. Per far rivivere, a distanza di una settimana, l’antichissimo rito della ‘Notte di San Rocco’ in una intera serata di approfondimento, rievocazione e riscrittura attuale, fuori dal folklore, dentro la tradizione.

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