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Lerda, sapore speciale: “Toro, voglio passare il turno”

LECCE – Impossibile pensare che sia una gara come tutte le altre, quando ti trovi (per la prima volta) ad affrontare la tua ex squadra nello stadio che è stata la tua casa per diversi mesi. Torino-Lecce sarà anche Giampiero Ventura contro Franco Lerda, due ex a confronto.

Nel bilancio è leggermente avvantaggiato il Mister del Lecce, che conosce molto bene gran parte del gruppo granata e su queste conoscenze cercherà la via che porta al passaggio del turno. “Non nascondo che sarà per me una gara particolare, di grande emozione. La mia unica prorità è il passaggio del turno, ho qualche argomento in più sul nostro avversario che conosco molto bene”.

Una gara di prestigio in un momento delicato, ma Lerda elogia l’atteggiamento dei suoi ragazzi che riescono sul campo d’allenamento, a non pensare a tribunali e sentenze. “Partendo dal presupposto che è impossibile essere sereni al 100%, devo dire che i ragazzi stanno dando grande dimostrazione di professionalità: quando siamo sul campo d’allenamento vedo massima intensità e voglia di far bene”.

Per la gara pochi dubbi di formazione, tra calciatori non ancora tesserati e indisponibili (vedi Chiricò) il tecnico ha un solo dubbio: Bogliacino o Memushaj, che in settimana ha giocato un tempo con la sua Nazionale.

Tiene banco anche il mercato, con il nome di Abruzzese e l’esigenza, a medio termine, di completare l’organico. “Il nome di Abruzzese non è il solo nella lista dei desideri, questa squadra ha bisogno di più d’un rinforzo. Esattamente abbiamo bisogno di due terzini (più Donati, ancora non tesserato), un difensore centrale ed un centrocampista. In attacco, appena riavremo a disposizione Chevanton, siamo al completo”.

Lerda ha voluto ringraziare i tifosi e la Nord per la vicinanza che i giallorossi hanno avvertito contro il Chieti, un segnale importante per la stagione che sarà. “Ancora non ho avuto modo di vivere la città come vorrei, è normale visto il ritiro. Domenica, però, i 6mila presenti e la Nord in particolare ci hanno dato un grande segnale: abbiamo sentito che ci sono vicini e ne siamo orgogliosi”.

A pochi giorni dal secondo grado di giudizio, niente può tranquillizzare tutti più del campo: per questo Torino-Lecce è una bella parentesi che non nega a tifosi e squadra di fare la cosa che, viste le vicende, è diventata più difficile: sognare.

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