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Tesoro fiducioso: “Mi sento ancora in B”  

LECCE – Il giorno più brutto della storia calcistica leccese. La memoria non riesce a scavare più a fondo. Il Lecce retrocesso in Lega Pro. Retrocessione d’ufficio per la combine del derby Bari-Lecce del maggio 2011.

L’inchiesta di Bari, per il momento, ha dato questa sentenza. La memoria difensiva della società giallorossa e dell’ex Presidente Pierandrea Semeraro, dovrà andare oltre per dimostrare che Semeraro nulla centra con il derby truccato e quindi salvare il Lecce dall’onta di una retrocessione in serie C.

Una sentenza che era nell’aria, nonostante alcune indiscrezioni delle ultime ore, circa una permanenza del Lecce in B con penalizzazione. I sostenitori del Lecce erano pronti al peggio, da settimane. Tanto che le critiche e le offese nei confronti di Semeraro non si sono mai placate e la contestazione è destinata a montare ancor di più, soprattutto via web dove la polemica corre sempre veloce.

 Tifosi sul piede di guerra. “Ci hanno lasciati dove ci avevano presi”, uno dei commenti più frequenti sui vari forum. “Semeraro non riesce neppure a gestire i propri conti”, un altro commento pungente di alcuni tifosi scatenati sui siti sportivi.

Il proscioglimento di Vives apre una fessura di speranza. Cade, cioè, l’accusa di responsabilità oggettiva in quanto un proprio tesserato, Vives in questo caso, si era reso in qualche modo partecipe della combine. Le prime reazioni da parte della nuova dirigenza trasmettono ottimismo.

“Io mi sento ancora in serie B”, afferma Savino Tesoro, attuale consigliere della società che definirà i propri quadri a settembre, quando l’uscita di scena della famiglia Semeraro sarà definitiva.

“Sono fiducioso più di prima – continua Tesoro – perché negli atti di accusa ci sono tante incongruenze, elementi inconfutabili non ce ne sono e il proscioglimento di Vives dimostra quanto possa pesare la credibilità di Andrea Masiello. Ritengo che in secondo grado – conclude Tesoro – possa emergere la verità”.

Savino Tesoro, ieri allo stadio ‘Via del mare’ insieme al figlio Antonio, ha parlato con la squadra invitando, per l’ennesima volta i calciatori ad essere chiari e onesti. “Chi non se la sente – ha detto Tesoro – lo dica ora. E’ un momento particolare, ma è giusto dire ora chi vorrà far parte del progetto Lecce”.

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