CronacaPolitica

Boc: Naccarelli restituirà 500mila euro in 50 anni

LECCE – 500mila euro in comode rate da 500 euro mensili per 50 anni. E’ la maxi rateizzazione che Giuseppe Naccarelli ha concordato per la restituzione del super incentivo ottenuto da Palazzo Carafa, in occasione dell’emissione dei Boc. La notizia viene dall’Albo pretorio del Comune di Lecce.

Il Consigliere comunale di ‘Lecce Bene Comune’, Carlo Salvemini ha provveduto a divulgare lo strano caso della maxi rata sul social network facebook. La determina dirigenziale del 20 giugno 2012, vede protagonista Naccarelli condannato dalla Corte di Conti a versare (o meglio restituire) il super incentivo riscosso negli anni della finanza a Palazzo Carafa, ribattezzata da Salvemini ‘finanza creativa’, in occasione dell’emissione del Boc: oltre 300mila euro.

I magistrati contabili hanno accertato, con una sentenza del dicembre 2011, che quel pubblico denaro venne percepito illegittimamente e quindi va restituito alle Casse comunali. Il dirigente, tutt’ora in servizio a Palazzo Carafa e che nel 2010 ha percepito una retribuzione netta annua di 64.437,42 (oltre 5mila euro al mese) chiede, e ottiene, una maxi rateizzazione mediante una trattenuta mensile sullo stipendio per un importo di 500 euro (erano 780, ma riesce ad ottenere uno sconto). Ed offre a garanzia del Comune una abitazione a Porto Cesareo, sulla quale il Comune provvede ad iscrivere ipoteca.

500 euro mensili per 12 mesi fanno 6mila euro annui. Per arrivare a restituire per intero, quanto s’è messo in tasca circa 6 anni fa il Comune, cioè noi, dovremmo aspettare oltre 50 anni! Ci rivediamo nel 2065 o giù di lì. Ironizza Carlo Salvemini che incalza: “Qui c’è la beffa: il dott. Naccarelli, non viene condannato a pagare in considerazione di una valutazione di danno erariale cagionato al Comune di Lecce che lo mette in una situazione di obiettiva emergenza; è chiamato a restituire una somma da lui incassata meno di sei anni fa. E invece di provvedere – scrive – visto che ha conservato il posto e  percepisce mediamente 64mila euro annui , si accorda per la rateizzazione.

Questa è la storia emblematica: quello di un privilegiato che rivendica il suo status e lo difende.  Io ogni volta che ripercorro la storiaccia del Boc, provo vergogna –  conclude Salvemini – e rabbia, perché non riesco a capire, tutto questo è accaduto, perché reso inevitabile da norme stupide o perché s’è fatto poco o nulla per evitarlo”.

di Francesca Pizzolante 

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