Politica

Monti rafforza Bari e affossa Brindisi, Lecce e Taranto.Ora tutti i partiti lavorino per la nuova Regione Salento

L’obiettivo del Governo nazionale di eliminare i costi, tagliando decine di enti considerati superflui o in soprannumero, coincide, in parte, con la proposta del nostro Movimento che da anni, ma con maggiore coraggio, si batte per l’abolizione di tutte e 110 Province (inutili carrozzoni, privi di potere reale) e la riforma del Regionalismo che preveda l’istituzione di una nuova Regione Salento.

Ma l’’operazione di ‘spending review’ non risolve la questione, perché non attua una riforma organica ma un ‘taglio e cucito all’italiana’ che toglie di qua e di là senza cambiare il destino dei nostri territori.

Cogliamo con interesse le tante posizioni di convergenza sul nostro modello da parte di chi, come noi in passato, ha invitato i presidenti delle tre province salentine ad avere più coraggio. Lo diciamo da anni. Il coraggio di cui parla nel suo intervento il presidente della Grecìa salentina, Luigino Sergio, che propone una super provincia di Brindisi, Lecce, Taranto e immagina sullo sfondo l’obiettivo della Regione Salento. Ma il coraggio deve riguardare questo secondo punto, mentre sul primo non ci siamo affatto.

Così come previsto nell’ultimo Decreto del Governo all’art. 17, le Province saranno enti di secondo grado, debolissime, ancor più inutili, totalmente senza deleghe e poteri e addirittura non sarà possibile per i cittadini eleggere il Presidente.

E allora tre province insieme saranno un maxi carrozzone ancor più inutile e improduttivo. Cosa cambia? Nulla. Come nulla è cambiato dopo mesi e anni di battaglie da parte dei Presidenti delle province finalizzate a dare più peso e forza agli enti, attendendo invano deleghe e trasferimenti di poteri che non sono mai arrivati.

Ma oggi il pericolo è addirittura maggiore con l’avvento di Bari – città metropolitana il Bari-centrismo soffocherà definitivamente le aspirazioni del Salento e decreterà la sua morte.

Noi invece DOBBIAMO FARE DEL SALENTO UNA REGIONE. Non è impossibile, pensiamo infatti al Molise, che nel 1963 divenne Regione per volontà di tutti i suoi rappresentanti istituzionali.

E allora basta paure, basta retromarce o tentativi di salvare le poltrone della casta. E’ arrivato il momento di pensare alla gente, di pensare al nostro Salento, di pensare al futuro dei nostri figli.

Ecco perché noi non ci rivolgiamo più solo ai presidenti delle Province, ma ai partiti politici di ogni ordine, grado e colore, e chiediamo loro di dimostrare coraggio e sensibilità istituzionale.

I partiti si mettano insieme per il bene del Salento e lavorino alla predisposizione dell’iter procedurale per il raggiungimento dell’obiettivo della nuova Regione. In Parlamento c’è già un a proposta redatta e sollecitata dalla senatrice Poli Bortone. Solo così ci metteremo al passo con l’Europa, dove si amministra con Governo, Regione e città. Punto.

Tutti uniti in una battaglia di democrazia e libertà con i Parlamentari Salentini e i tre Presidenti in testa a difendere i bisogni della nostra gente.

Facciamo qualcosa di utile, insomma, non c’è tempo migliore di questo per aggiustare i torti che il Salento subì nella lontana Assemblea Costituente. La Storia ci sta aiutando…

Paolo Pagliaro

Presidente

Movimento Regione Salento

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