La battaglia per il sociale

Redazione

Ci impegniamo a creare spazi appositi in cui lanciare forti messaggi di denuncia sociale, di tutela dei diritti delle fasce più deboli. La forza dell’informazione smuove le coscienze, risveglia l’intelligenza e la curiosità della gente, per farci incontrare, per creare dialogo. Con il progetto di Telerama, “Il Dopo Di Noi”, ci impegniamo per andare incontro a uno dei problemi maggiori tra i genitori di bambini diversamente abili: il destino dei loro figli quando loro non saranno più in grado di essere autosufficienti, o quando non ci saranno più.

Per questo, ci adoperiamo ad intervenire nella creazione di centri di assistenza e socialità per accogliere ed assistere adeguatamente i diversamente abili, per dare loro la speranza di un futuro più sicuro. Lo faremo soprattutto spronando gli Ambiti territoriali, ora gestori dei servizi sociali, a realizzare quanto previsto nei loro Piani di Zona, meccanismi che spesso si inceppano non perché manchino le risorse ma per problemi di gestione, soprattutto politica.

Telerama si impegna per far sì che i bambini diversamente abili e le loro famiglie possano vivere una vita il più possibile “normale”, e si adopera per abbattere le barriere architettoniche, che oggi non consentono ai disabili di avere tutte le attenzioni che meritano: scivoli, pedane mobili, bagni adatti, ascensori collaudati, e tutti i servizi necessari e “su misura” per le loro esigenze, nelle strutture pubbliche e private. Ci battiamo perché vengano rispettati i parcheggi a loro riservati, spesso occupati impropriamente dagli altri automobilisti, e perché i sistemi di trasporto pubblico, soprattutto autobus e treni, siano accessibili anche a loro.

Ci impegniamo per l’abolizione del tetto massimo, fissato dalla legge finanziaria in 250 milioni di Euro, e per la devoluzione del 5 per mille dell’Irpef a favore delle Associazioni solidaristiche e degli Enti no – profit, previa una dovuta selezione finalizzata a identificare le associazioni aventi effettivo titolo. Ci adoperiamo per la messa in uso della Piscina comunale di Brindisi per la riabilitazione dei diversamente abili, e per la creazione di un maggior numero di asili nido comunali.

Ci opponiamo all’esistenza delle baracche di Parco Bove, nel rione Paradiso a Brindisi. Ci impegniamo per accrescere l’attenzione da parte degli Enti Locali di Taranto nei confronti delle numerose associazioni che si occupano di emergenze sociali e che fanno fatica a lavorare. Invitiamo tutte le associazioni no – profit operanti nel Grande Salento ad utilizzare il nostro sistema informativo per ogni esigenza, richiesta e segnalazione, per fare in modo che ci sia una vera e propria mobilitazione su ogni problematica sociale, e che cresca sempre più la consapevolezza collettiva.

Altra fascia debole del nostro tessuto sociale è quella degli anziani. L’assistenza domiciliare sociale e quella integrata con il servizio sanitario, destinata a loro e ai disabili, non è realtà dappertutto. Anzi, in alcuni ambiti territoriali, come quello di Martano, nel leccese, fatica ancora a trovare avvio e prevede un numero di fruitori ridottissimo, riuscendo a coprire solo una minima percentuale delle richieste di aiuto.

Il motivo, ancora una volta, non è la mancanza di risorse economiche ma il loro sperpero tra gli innumerevoli servizi previsti, spesso inutili o comunque non prioritari, come il telesoccorso e i soggiorni climatici. Telerama si impegna allora a combattere questo sistema di gestione dei servizi sociali e a far garantire almeno i livelli di tutela essenziali per ogni Piano di Zona.